Cause e rimedi per il Neuroma di Morton

Il Neuroma di Morton al piede rappresenta un disturbo abbastanza diffuso, che colpisce statisticamente più le donne rispetto agli uomini. Il paziente che sente per la prima volta parlare di Neuroma di Morton, spesso, non conosce approfonditamente questo disturbo e tende a preoccuparsi.

Non si tratta di una problematica grave o rara: colpisce, infatti, numerose persone e può essere curata mediante una semplice terapia conservativa. In questo articolo risponderemo alle domande più frequenti riguardo questo disturbo: cos’è il Neuroma di Morton, quali sono i sintomi, le cause scatenanti e i rimedi naturali da preferire per una corretta guarigione.

Cos’è il Neuroma di Morton

Il Neuroma di Morton interessa il 3 e il 4 dito del piede, comportando una sofferenza lieve o acuta del nervo digitale comune. Tale disturbo viene spesso provocato da piccoli traumi di natura cronica, situati nel punto di passaggio tra la 3 e la 4 testa metatarsale. 

Trattasi di una metatarsalgia, ovvero di un intenso dolore di natura infiammatoria localizzato nella parte inferiore del piede, lungo le ossa metatarsali.

Le principali cause 

Questa patologia a carattere infiammatorio deriva da microtraumi complessivi cronici. Con il trascorrere del tempo, i microtraumi generano tessuto fibroso all’interno del nervo. Quest’ultimo, quindi, aumenta di dimensioni e si ispessisce, venendo compresso tra le teste dei metatarsi. 

Spesso si tende a supporre che questa malattia venga provocata da calzature errate: una credenza sbagliata, in quanto le scarpe possono solo aggravare i sintomi, ma non esserne la causa principale. Le scarpe alte o troppo strette non devono essere utilizzate da chi soffre di Neuroma di Morton, ma non sono esse la causa primaria di questo problema. 

I microtraumi che causano l’ispessimento del nervo si associano a problemi specifici di appoggio dell’avampiede, connessi a condizioni come piede piatto, alluce valgo o piede cavo.

Neuroma di Morton: sintomi

Come fare a capire se si soffre di Neuroma di Morton? Innanzitutto, questa metatarsalgia si caratterizza per la tipologia di dolore, trafittivo e molto simile a una scossa elettrica. Il dolore si manifesta quando il piede viene appoggiato in terra e può diminuire quando il paziente si toglie le scarpe.

Il dolore non è costante, ma può scomparire anche per giorni e ricomparire nonostante il piede sia a riposo, o durante la notte, quando il paziente sta dormendo. Spesso uno dei sintomi di tale patologia è un forte formicolio al piede.

I rimedi per il Neuroma di Morton

Prima di ricorrere alla chirurgia, è possibile trattare questa metatarsalgia mediante una terapia conservativa. In particolare, per la cura naturale del Neuroma di Morton si consiglia l’utilizzo di specifiche calzature con ortesi

Il plantare per Neuroma di Morton può supportare egregiamente il piede, permettendo un appoggio adeguato e alleviando il problema della compressione sul nervo infiammato. I plantari e le solette per Neuroma di Morton rappresentano un importante alleato per chi soffre di questa patologia. Tuttavia, spesso non permettono di risolvere definitivamente il problema poiché il dolore tende a ripresentarsi. 

Oltre a indossare plantari e solette per il Neuroma di Morton, è bene procedere con un trattamento a base di infiltrazioni cortisoniche e soluzioni anestetiche, iniettate direttamente nella zona del piede interessata.

Come sfiammare il Neuroma di Morton

Per ridurre il dolore e l’infiammazione, si consiglia di mantenere il piede a riposo e di applicare frequentemente impacchi di ghiaccio. Statisticamente, circa il 50% dei pazienti colpiti da tale patologia riesce a sfiammare il dolore utilizzando calzature adeguate. 

Quando occorre intervenire chirurgicamente?

Quando le dimensioni del Neuroma superano i 5 mm, bisogna procedere con la terapia chirurgica. In questi casi, si preferirà la tecnica mininvasiva, andando a incidere la cute situata sul dorso del piede per circa 2 cm. Il chirurgo può raggiungere la zona intermetatarsale e così asportare il Neuroma. 

Il paziente può recuperare completamente l’utilizzo del piede, senza alcun problema legato alla funzionalità delle dita e quindi alla deambulazione. Una possibile conseguenza dell’intervento chirurgico è una lieve insensibilità sulla faccia interna delle dita.

Il percorso di riabilitazione in genere è veloce e prevede l’utilizzo di plantari e calzature specifiche, che vanno indossate per alcune settimane. Non si rendono necessarie le sedute di fisioterapia o l’uso delle stampelle.